Cosmetici, un pericolo per la salute?
A molti di voi, potrà sembrare eccentrico, ma i cosmetici per uso personale e per la famiglia, si possono produrre anche nella cucina di casa nostra, con ingredienti naturali e senza pericoli per la salute! Gli ingredienti con cui produrre i cosmetici, sono gli alimenti di uso quotidiano.
I cosmetici sono: il sapone, il bagno schiuma, lo shampoo; una crema, il tonico e il latte detergente per il viso, un profumo, una lozione o una schiuma da barba, in altre parole, i prodotti per l’igiene, la cura e la bellezza esterna del corpo. In Italia, la definizione di cosmetico, e la sua funzione, si trova nella legge n. 713 dell’11 ottobre 1986.
“I prodotti cosmetici, non hanno finalità terapeutica e non possono vantare proprietà terapeutiche”
Lo scopo del cosmetico, in Italia è quello di mantenere la pelle in buono stato e difendere essa dalle rughe, ma non ha la finalità curativa, che è di competenza del farmaco.
L’Italia, ha recepito dopo dieci anni la legge della Comunità Europea n. 76/768 del 27 luglio 1976 e quelle successive con l’elenco degli ingredienti che possono essere usati nella produzione dei cosmetici e fra questi, la maggior parte sono derivati dal petrolio o sono prodotti di sintesi creati dai laboratori di chimica.
La maggior parte della gente, non ha conoscenza degli ingredienti di origine chimica, che sono stati inseriti nei cosmetici dalle industrie, attraverso i loro riferimenti politici, che hanno fatto le leggi, allo scopo di aumentare i profitti delle industrie della chimica.
Gli ingredienti, sulle confezioni dei cosmetici, sono elencati in ordine decrescente, ma non conosciamo la quantità, la percentuale, dell’ingrediente presente nel cosmetico. L’industria chimica, crea continuamente prodotti inquinanti per l’ambiente e spesso anche dannosi per la salute, speculando sulla ignoranza della gente nel settore chimico.
L’industria del cosmetico è riuscita a raggirare la gente imponendo ingredienti di oscura alchimia che si accumulano nel nostro organismo, causando patologie ancora sconosciute o altre che si preferisce non vedere. Le leggi europee dei cosmetici, non sono una garanzia per la difesa della salute delle persone e creano grande confusione. La legge, non specifica fra l’ingrediente naturale e la sostanza chimica, entrambi sono riportati nello stesso elenco. Il prodotto chimico, è mescolato con quello naturale. Non esiste una normativa di riferimento per il prodotto naturale.
Produrre un cosmetico in cucina, ha dei costi relativamente bassi e una qualità molto elevata e inimmaginabile, rispetto ai cosmetici venduti nei supermercati. L’uso di ingredienti alimentari ed esclusivamente naturali, ha un altro grande vantaggio: la freschezza e la certezza di avere un prodotto veramente naturale. Invece di acquistare prodotti strapieni di conservanti, fatti per restare anche tanti anni sulle mensole dei negozi, possiamo preparare ricette ricche di principi attivi efficaci, perché fresche, e sicure, e prive di conservanti o coloranti potenzialmente pericolosi.
Voi scoprirete che le vostre creme avranno anche una maggiore durata, rispetto a quelle che si acquistano al supermercato.
La crisi economica, in Italia, ha incitato diversa gente a intraprendere la produzione casalinga dei cosmetici. Questa abitudine, non è un fatto nuovo per la maggior parte dei paesi europei dove la chimica è più avanti rispetto all’Italia. In Germania, negli anni Settanta del secolo scorso, molte persone, producevano i cosmetici nella cucina di casa. Si trovano diversi libri che trattano questo argomento.
I cosmetici anticamente, si preparavano in casa, poi, con l’inizio della rivoluzione industriale, l’industria cominciò a produrre anche i cosmetici, ma ai nostri giorni, sono diventati un pericolo per la nostra salute.
La maggior parte, è composta esclusivamente da molecole chimiche che contribuiscono ad inquinare il nostro organismo e si ammucchiano con gli altri prodotti di origine chimica che ci vengono forniti tutti i giorni.
La diffusione del centro commerciale, più sparsa in Italia, che negli altri stati, ha esteso la vendita di tutti i prodotti di consumo e anche dei cosmetici di massa. Il centro commerciale ha causato anche una grande produzione di rifiuti e di inquinamento ambientale. Per lo smaltimento dei rifiuti, si devono costruire gli inceneritori che causano altri gravi danni alla salute delle persone e le autorità di controllo, fanno finta di non vedere e lasciano fare, molto probabilmente per un profitto economico. L’uomo, sta distruggendo l’ambiente e anche in questo settore, usa la corruzione per fare gli affari privati.
I consumatori più attenti, anche in Italia, si sono organizzati per fare da se la maggior parte dei prodotti che servono per la famiglia, cosmetici compresi. Qualsiasi sostanza che si applica sulla pelle, è come se fosse ingerita direttamente e chi è attento alla propria salute, vuole sapere cosa mangia. Con la produzione casalinga dei prodotti di consumo per la famiglia, si formano anche meno rifiuti. Voi potete sostituire anche tutti i detersivi con sostanze naturali.
Nei cosmetici e nei detersivi, sono stati messi, molti derivati del petrolio e ingredienti di sintesi, creati nei laboratori di chimica delle grandi industrie, e molti di questi prodotti, non sono compatibili col nostro organismo, ma sono poco costosi, e conservano a lungo i cosmetici. Sono ingredienti apprezzabili per la fabbricazione di cosmetici di massa. Un’oscura alchimia, minaccia continuamente la salute delle persone, il progresso della scienza, danneggia oggi l’uomo. Generalmente, il prodotto naturale è affine alla nostra pelle, mentre un olio minerale, non dovrebbe penetrare a livello cutaneo, ma i chimici, essi hanno studiato dei “veicolanti” che riescono a fare penetrare anche gli oli minerali, a danno della nostra salute.
Dal 1997, per l’industria, esiste l’inventario degli ingredienti per i cosmetici messi in commercio, denominato INCI, acronimo di International Nomenclature of Cosmetic Ingredients.
L’INCI, non è di facile interpretazione per i consumatori, gli ingredienti dei cosmetici sono riportati sulle confezioni in ordine decrescente iniziando da quello presente in maggiore quantità. Il nome degli ingredienti è riportato in inglese e non è conosciuto dalla maggior parte della gente. Non è conosciuta la lingua inglese e nello stesso tempo, non è conosciuto l’ingrediente. Tutti dovrebbero avere una laurea in chimica, per potere effettivamente rendersi conto di quello che stanno acquistando, con grandi vantaggi per chi vende quel tipo di prodotto, che specula sull’ignoranza in materia della maggior parte della gente.
Molte creme definite “naturali”, hanno percentuali molto basse di ingredienti naturali.
Il 90% delle creme del commercio, hanno una percentuale di uno per cento di ingrediente naturale. Per avere un minimo effetto sulla pelle, deve essere presente almeno una percentuale di dieci per cento. Ma non è tutto. Due ingredienti, possono rimanere nascosti e non essere dichiarati nell’elenco ingredienti sulle confezioni dei prodotti e non possiamo sapere se sono cancerogeni. Anche questa è una forma di tutela per l’azienda nei confronti della concorrenza, ma che danneggia il consumatore finale.
Non risulta subito facile, per l’ignaro consumatore, decifrare gli ingredienti che compongono il cosmetico e sapere veramente cosa si spalma sulla pelle. La lettura dell’INCI, non è facile per la gente comune. Nell’elenco degli ingredienti, scritto sulla confezione, non esiste l’obbligo di dichiarare la quantità di un ingrediente contenuta in percentuale e può succedere che, nella crema al miele, c’è solo uno percento di quella sostanza e che gli altri ingredienti sono tutti derivati del petrolio. Generalmente, quando un ingrediente è presente in percentuali molto alte, viene dichiarato dal produttore, nel suo interesse.
Il cosmetico, deve mantenere solo la pelle in buono stato e per questi motivi, esso può essere prodotto anche in casa con ingredienti naturali, gli alimenti e sostanze naturali che sono compatibili col nostro organismo: l’acqua, il burro, l’aceto, il miele, le spezie, le erbe, la farina, i legumi, la frutta, i fiori, le mandorle, i semi oleosi…
Generalmente, per i cosmetici, si utilizzano alimenti molto ricchi di vitamine A, E, e C. All’inizio, serve un po’ di pratica, ma poi, ognuno riuscirà anche a preparare ricette personali di successo e da queste ricette, si può anche creare una linea cosmetica per gli amici e questo può diventare anche una motivazione per iniziare un’attività nuova. Producendo i cosmetici a casa nostra, noi risparmiamo anche molti soldi.
In Italia, tante leggi regolano il settore dei cosmetici. Si parla anche di istituire il “Codice unico della cosmesi”, ma indipendentemente dalle leggi, che dovrebbero tutelare anche la salute della gente, il codice e le leggi dei cosmetici, non garantiscono la tutela della salute delle persone, in quanto tutelano solo gli interessi delle industrie di chimica. Purtroppo, oggi, molti produttori di cosmetici confondono il nostro corpo con una automobile. Alcuni ingredienti dei prodotti per le automobili, si trovano anche nei cosmetici. Ognuno, deve giungere alle proprie conclusioni.
Un’esperienza con i cosmetici naturali, l’ho fatta negli anni Ottanta con Virdia Italia, una delle poche aziende che produceva il cosmetico naturale, partendo dalla lavorazione della pianta e senza utilizzare oli minerali. Molti di voi, ricorderanno anche il lavoro di Virdia Italia. Essa è stata una delle poche aziende che indicava la quantità degli ingredienti nel cosmetico, ottenuto esclusivamente dalle piante. L’azienda aveva aperto filiali in diverse città del mondo: Barcellona, Hannover, Londra, Parigi, San Francisco… Il successo sembrava assicurato, ma improvvisamente ha chiuso. Questa azienda, non avrebbe dovuto avere la sede produttiva nel nostro paese. Virdia Italia, aveva anche l’idromassaggio all’ozono, per la vasca da bagno. L’idromassaggio con tappeto era prodotto da Sanital Italiana.
Chi vuole verificare la natura degli ingredienti dei cosmetici, esso può andare sul sito Internet del Bio dizionario o andare a vedere la decisione della commissione europea del 9 febbraio 2006, con l’inventario e la nomenclatura comune degli ingredienti ammessi nella produzione dei cosmetici venduti al pubblico in Europa. Gazzetta Ufficiale n. L 097del 05/04/2006, pag. 0001 – 0528.
“Per la produzione dei cosmetici, l’uomo, fin dall’antichità, si è servito di sostanze vegetali. Le sostanze vegetali, sono state trovate anche nelle sepolture paleolitiche e avevano funzione rituale e terapeutica. In seguito, l’aspetto rituale si attenua e predomina quello decorativo e protettivo. L’antico Egitto, era all’avanguardia anche nella produzione di cosmetici. Creme, essenze oleose, unguenti, erano molto utilizzati a scopo protettivo, decorativo e curativo. Gli egiziani, sapevano fare molto bene anche le maschere di bellezza, i balsami per i capelli, le creme per stirare le rughe e schiarire la pelle, le ciprie, gli ombretti, i rossetti. Questa testimonianza, ha origine dai papiri conservati nei Templi, e che erano veri e propri laboratori di produzione, dove si pestavano nei mortai, i fiori, i semi, le bacche e le radici che venivano messi a bagno nelle sostanze oleose naturali e nel vino”. (Da un catalogo Virdia)
Bibliografia:
1975 – “Il manuale della bellezza naturale”; 1978 -“Il libro della bellezza naturale”;
2002 – “Cosmesi naturale pratica”; 2006 – “Cosmetici naturali fai da te”;
2009 – “I tuoi cosmetici naturali”; 2011 – “Fare i cosmetici naturali è facile”
Dopo tante esperienze, potresti dedicarti anche alla critica professionale.
Io sono d’accordo sul fatto dei prodotti naturali che, senza dubbio, sarebbero un toccasana per la salute del nostro corpo, per la loro freschezza, per la loro genuinità, ma purtroppo stiamo vivendo momenti molto problematici soprattutto per la donna che lavora e, spesso e volentieri con degli orari sballati soprattutto se usano i mezzi pubblici per recarsi al lavoro.
1) non puoi fare un prodotto naturale in grandi quantità perchè non si mantiene, si altera nel giro di poche ore……
2) non puoi fare un prodotto naturale in piccole quantità perchè non c’è il tempo materiale per occuparsene quotidianamente….
3) non sempre è possibile trovare tutti gli ingredienti che occorrono per confezionare il prodotto
I prodotti cosmetici più naturali in assoluto, secondo me, si possono trovare in antiche erboristerie però non più autorizzate a vendere prodotti sfusi ottenuti con manifatture rudimentali e senza confezioni sigillate.
Anticamente per una donna avere la pelle candida e vellutata era uno dei pregi che la valorizzava al massimo – P.Es. la cura per mantenere i capelli morbidi e setosi era l’aceto. Sappiamo però che le donne si dedicavano alle faccende domestiche e non avevano una vita pubblica tanto da dover rispettare delle regole per il corretto vivere quotidiano.
Per quanto riguarda i prodotti della Virdia, in quegli anni, erano una novità e chi era attento alla cura della propria persona certamente li voleva sperimentare – MANNAGGIA Peccato!!! io non avevo la pazienza di venderli!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi piaceva vendere gli articoli della VIP, mi dava tanta soddisfazione, mi divertivo soprattutto quando passavo ad acquisire e mi dicevano “MO CLA PEASA PIU’, TANT AN TOI GNIT AN HO I BAIOC E GOSTA TROP” – TORNAVO PER LA DIMOSTRAZIONE e tante volte erano proprio loro che compravano.
E’ un argomento molto vasto – PERO’ POTEVI METTERE SUL TUO BLOG QUALCHE RICETTA INTERESSANTE IN MATERIA –
Ho molti libri che trattano questa materia, ho sperimentato con successo diverse ricette, altre le ho modificate, vedrò di pubblicare in seguito le più belle. Ho fatto una crema estiva che non è ancora finita e si è conservata bene. L’ho messa nei vecchi barattoli delle creme in vetro opaco, che ho sterilizzati in acqua bollente.
Ho fatto anche il tonico, il latte detergente, il collutorio, il dentifricio e diverse creme.
Per conservare più a lungo le creme, si utilizzano le essenze che hanno potere antibatterico (sono vendute nelle erboristerie: Tea tree, Lavanda, Menta Piperita… ) e per alcune lozioni, si utilizza da conservante, anche l’alcool per i liquori. Con le essenze naturali, i cosmetici naturali fatti in casa, si conservano in frigorifero per qualche mese.
I profumi si fanno con le essenze preferite e l’alcool. Quelli costosi, venduti nelle profumerie, spesso sono fatti anche con le essenze sintetiche, quindi, è meglio imparare a farseli in casa con le essenze naturali. Dopo un po’ di pratica, diventa tutto molto facile.
L’unico negoziante che può preparare una crema per il pubblico, è il farmacista o una azienda con personale laureato in materie scientifiche.
Una crema ad esempio, si può fare anche con soli quattro ingredienti: 60 g di olio vegetale, 20 g di acqua distillata, 4-5 g di cera d’api gialla e 4-5 gocce di oli essenziali. (Questa ricetta esisteva anche nei tempi antichi) Si trova anche la cera bianca, ma è più raffinata.
Nel commercio, ci sono delle creme che contengono cinquanta ingredienti !!!!!!!!!!!!
A cosa serve sprecare tutti questi ingredienti? Serve chiarezza e trasparenza anche in questo settore.
Fra questi, una decina sono conservanti. Le industrie, preparano grandi quantità di prodotti, pieni di conservanti, perchè devono restare mesi e anni sugli scaffali dei supermercati o nei depositi dei magazzini. Una crema contiene quasi tutti componenti chimici, quelli naturali, sono in piccola percentuale e non sappiamo quanto ne mettono e alla fine non servono a niente.
Per la produzione dei cosmetici industriali, c’è un inventario di circa ottomila ingredienti.
Nella crema con cinquanta ingredienti, si vuol far credere alla gente che è una crema naturale, mentre si tratta del trionfo della chimica! La chimica, riesce a simulare la natura in modo perfetto.
Gli ingredienti, non sono naturali, ma essi sono riprodotti nel laboratorio di chimica e sembrano naturali. Le allergie e le intolleranze dei giorni nostri, derivano quasi tutte dalle sostanze chimiche che vengono continuamente somministrare nel nostro corpo in modi diversi.
Per fare una crema, di solito utilizzo come base 40 ml di olio di oliva, o sesamo o girasole e aggiungo altri due oli per 20 g (lino e germe di grano). Questi oli sono venduti nei negozi di prodotti biologici. Il procedimento è molto facile:
Si scioglie la cera a bagno maria con l’olio di base (oliva o girasole o sesamo) dentro un
piccolo pentolino di acciaio (la cera si scioglie a 70°) si mescola molto bene, poi si aggiungono i 20 ml di acqua, sempre calda a 70°, si aggiungono gli altri due oli o uno solo, di lino e di germe di grano, (o quello che si preferisce) quando è quasi tiepida, perchè gli altri oli hanno tante vitamine che temono il calore. Quando la crema è quasi fredda, si aggiungono 10 gocce di un solo olio essenziale o 5 gocce per ogni olio. Si conserva in frigorifero, al buio.
Il latte detergente, si fa sempre con acqua e olio. In questo caso, c’è una percentuale più alta di acqua. Si può aggiungere un cucchiaino di lecitina di soia granulare, disciolta nell’acqua tiepida, poi si frulla con il frullatore ad immersione e si ottiene una emulsione bianca come il latte.
La lecitina, è un emulsionante naturale. Emulsiona l’acqua con l’olio e si ottiene il …latte detergente bianco. Un latte detergente antico, era fatto con il latte di mandorle. Si schiacciano nel mortaio, 60 g di mandorle e un cucchiaino di miele, poi si uniscono 200 ml di acqua depurata, si lasciano macerare le mandorle nell’acqua, poi si filtra con una stoffa e si usa come latte detergente.
La cera d’api, (anche la cera d’api è un emulsionante) l’ho trovata da un apicultore, un vecchio cliente che aveva anche l’aspirapolvere della Tornado. (Fra un po’, vedrai che si mettono anche loro a fare i cosmetici, in giro, ci sono stati altri casi di apicultori che si sono messi a fare i cosmetici!) La lecitina di soia, è venduta nei supermercati. Un sistema ancora più pratico per fare il latte detergente, è quello di bagnare un batuffolo di cotone nell’acqua, poi nell’olio d’oliva e vedrai che riesci a togliere anche il trucco! (Sulla pelle, c’è un tipo di sporco che si pulisce con l’acqua e un altro tipo che si pulisce con l’olio.)
La gente, si sta organizzando, perchè non sopporta più le sostanze chimiche. Poi non è tutto. Esistono già alcune patologie che derivano dalla chimica, ma in Italia non sono riconosciute e la gente, deve comprare i farmaci dall’estero. Io avevo solo immaginato che la gente si potesse ammalare di chimica, ma invece esiste davvero questa malattia.
Quando la Virdia ha chiuso, non mi sono più interessata di cosmetici e ho seguito il tuo esempio e mi sono dedicata al settore degli elettrodomestici, ma solo a quelli più pratici e funzionali e non a quelli commerciali e brutti che non servono a niente. Ci sono degli elettrodomestici che quando li hai comprati, si mettono in soffitta, perché molto complicati. I prodotti per l’idromassaggio, erano forniti da un’altra azienda che allora trattava solo prodotti per erboristerie.
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