Il partito delle donne
Fondazione del movimento delle donne.
Il movimento delle donne, sarà rivoluzionario e futurista.
Donna Futura, è il nome del nuovo partito politico, oppure Lega delle donne, ma voi potete scrivere per suggerirne un altro e poi vedremo. Ho avuto questa idea, perchè qualcuno pensa che non servono altre formazioni politiche. In Italia, serve un movimento di donne che alle elezioni politiche sono elette direttamente dal popolo per governare il nostro paese.
Negli ultimi venti anni, in Italia, l’alternanza e l’opposizione di destra e sinistra al governo, loro, insieme, hanno portato il paese alla rovina, e dopo un’attenta riflessione, ho capito che servono altri raggruppamenti politici con caratteristiche diverse da quelli che hanno governato l’Italia in questo periodo. Essi sono entrambi incapaci di affrontare i problemi, perchè sono sempre in guerra fra loro.
Le formazioni politiche degli ultimi venti anni, sono state imposte dopo gli scandali di tangentopoli e in pratica, esse hanno sostituito i ladri, con altri ladri. Cambia la forma, ma non la sostanza.
Lo stato di Diritto, è stato trasformato in criminale, alla gente comune, fanno perdere il lavoro e sono costretti a suicidarsi. I politici, hanno sempre ostacolato il lavoro della gente comune per favorire gli interessi di chi li finanzia. Dalla fondazione con il Referendum del 1946, la Repubblica italiana, è stata governata esclusivamente da uomini. Questo fenomeno, è una grave discriminazione nei confronti delle donne e si dovrebbero formare due nuovi gruppi politici: uno di uomini e uno di donne. Le donne, si devono svegliare, in futuro, non avranno più da mangiare per i propri figli.
Da molto tempo, la politica in Italia, non ha più una funzione sociale, essa è diventata un affare esclusivo per chi svolge questo lavoro nel Parlamento italiano, composto soprattutto da uomini. La politica, dovrebbe ritornare al servizio della gente e non essere più carriera e profitto personale.
Ho cercato on-line il “Partito delle donne”, per vedere se qualcuno avesse già avuto questa idea. C’è qualche risultato, ma non so se è attivo e in che modo agisce.
Di consueto, l’uomo, non vuole la donna in politica, perché essa non conosce i giochi della corruzione e del clientelismo. L’Italia è un paese conservatore, dove sembra difficile fare dei cambiamenti, ma sostituendo gli uomini con le donne, certamente, ci sarebbe meno corruzione e ruberia. Io sono del parere che il Parlamento italiano, dovrebbe essere diviso in parti uguali fra uomini e donne, ma non solo il Parlamento, anche tutte le altre istituzioni e gli enti locali. Sarebbe un atto di giustizia e civiltà, il dominio degli uomini, ci ha fatti ritornare all’epoca dei barbari.
Le “quote rosa”, devono diventare il 50% in tutte le istituzioni. Questo è l’obiettivo principale della formazione politica delle donne.
Questa idea di eguaglianza, è stata impressa nella mia mente dalle immagini dei due mosaici di Giustiniano e Teodora che sono presenti nella basilica di San Vitale a Ravenna. Essi, sono sempre stati i miei ideali di Giustizia: la parità effettiva fra uomini e donne. Non esistono ancora partiti politici con un numero uguale di uomini e di donne e per questo motivo, essi, non mi hanno mai convinto ed io non sono mai stata iscritta ad un partito politico e sto pensando alla fondazione di un nuovo partito politico. Non mi sono mai interessata per il fatto che in questo settore, più che in ogni altro, la donna è sempre stata discriminata dagli uomini, ma io sono stata occupata anche in altre attività. In Italia, la politica è rimasta una delle poche attività economiche redditizie e sta diventando molto interessante, dopo che i politici hanno distrutto l’intero settore economico.
Gli uomini politici, senza nessuno scrupolo, negli ultimi venti anni, hanno rovinato l’economia e la società, quindi, è necessario un cambiamento radicale, per mettere in pratica le modifiche economiche che servono nel nostro paese. Alle prossime elezioni, gli uomini, non vanno più votati. Questo vale per tutti i partiti politici. Le donne non sono responsabili dei disastri economici che sono stati causati negli ultimi venti anni, ma non possono stare a guardare quello che succede. Si deve fondare un partito politico, dove le donne sono per statuto il 50%, e alle elezioni devono essere elette direttamente dal popolo. La metà dei componenti del movimento, possono essere uomini.
Il più importante obiettivo di questo movimento, è di portare la metà delle donne nelle istituzioni e in ogni posto di lavoro, prima nel settore pubblico, poi in quello privato. La presenza delle donne, deve essere del 50%, non solo nelle istituzioni, ma in seguito, in tutti gli ambiti sociali. Le “quote rosa” devono essere pari a quelle degli uomini. Una percentuale più bassa, è segno di discriminazione. Le donne in Italia, sono la maggioranza rispetto agli uomini e quindi, i posti di lavoro e le istituzioni devono essere occupati almeno per metà da donne. Questo vuol dire “pari opportunità” fra uomini e donne e in questo modo, deve essere intesa la Costituzione italiana all’Art. 51- 1. “ Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra uomini e donne”.
La Costituzione, è la base dalla quale si parte per fare tutte le altre leggi.
In Parlamento, quando è presentata una legge, non deve andare contro i principi costituzionali.
Le donne, non hanno una conoscenza approfondita delle istituzioni, se non sono laureate in Legge, ma i libri di Diritto, si possono trovare anche nelle biblioteche; la laurea in Legge, serve a conoscere il funzionamento delle istituzioni, ma non a risolvere i problemi dell’economia, il settore dove il nostro paese ha i problemi più gravi. I professori e gli avvocati, non sono capaci a risolvere i problemi dell’economia, e producono disastri. La preparazione sull’economia, non è semplice come quella sul diritto e sulle leggi.
Per capire l’architettura e il funzionamento delle istituzioni, è sufficiente leggere qualche libro sul Diritto Pubblico, Costituzionale e parlamentare. La Laurea in Legge, serve a fare carriera nelle istituzioni, ma poi non sono capaci di occuparsi dei problemi economici. I politici che vengono eletti, non hanno la preparazione economica per risolvere i problemi del paese e della gente.
Per studiare l’economia, non è sufficiente leggere libri, si deve mettere in pratica.
Cinquanta anni di uomini al governo del paese, in Italia, loro hanno prodotto risultati disastrosi: debiti e disoccupazione. Gli uomini, si prendono cura dei loro interessi personali e di chi finanzia loro. Dopo il finanziamento pubblico, il partito politico, usufruisce di finanziatori privati che corrompono gli uomini politici per promuovere leggi a loro favorevoli. Io sono anche del parere che il problema più grande per gli uomini è che non sanno spendere i soldi e perciò sono incapaci di una gestione corretta dell’economia. Avete presente vostro marito, quando va a fare la spesa? Spende tanti soldi, ma egli compra pochi prodotti, mentre, quando andate voi a fare la spesa, acquistate molti prodotti in più, con gli stessi soldi. Sono anche lì le eccezioni, non si può fare di tutta l’erba, un fascio. Ho avuto modo anche di osservare questi particolari, quando andavo a presentare i prodotti nei centri commerciali.
Una massiccia presenza di donne nelle istituzioni, potrebbe migliorare la qualità delle istituzioni e i servizi, quindi, già dalle prossime elezioni, si devono votare più donne. Il Partito delle donne, non avrà tempo ad organizzarsi per le prossime elezioni politiche del 24 febbraio 2013, ma cerchiamo di dare il nostro voto alle donne. Le donne, non devono votare per i ladri che hanno rubato il futuro dei loro figli. Nell’articolo 49 della Costituzione italiana troviamo scritto: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”.
Festa de l’Unità, festa del Debito.
Per tanto tempo, sette anni, ho comprato uno stand alle feste de l’Unità, dove esponevo i miei prodotti, ma io non sono mai stata iscritta al partito politico che organizzava le feste, le mie idee erano totalmente diverse.
Lo scopo della festa de l’Unità è quello di finanziare il partito politico. Riconosco che ci sono tanti aspetti giusti in questo tipo di manifestazione. L’aspetto che più mi ha colpito, è stata la disponibilità della gente a lavorare negli stand del partito senza essere retribuiti. Alla base di quel partito politico, c’è tanta gente straordinaria. Purtroppo, le alte gerarchie del partito, invece, non sono state sempre corrette.
Essi sono stati coinvolti in scandali e ruberie come gli uomini degli altri partiti politici. Questo, è stato pubblicato spesso anche dalla stampa. C’era gente piena d’entusiasmo che essi allestivano ristoranti, pizzerie, lotterie, discoteche, librerie, senza nessun compenso. La festa de l’Unità era un luogo di ritrovo della cultura di sinistra, dove si svolgevano anche mostre commerciali e concerti di musica.
L’immagine più affascinante delle feste, era il ritratto di Guevara, il personaggio simbolo della rivoluzione cubana, sempre esposta nelle feste in gran formato. Guevara, è stato un uomo dalla vita straordinaria, era un medico con la vocazione di un rivoluzionario, il mito insuperabile che va al di là dell’ideologia
Le feste de l’Unità, in Emilia e in Romagna, sono sempre state molto affollate; quando partecipavo alle feste, vendevo qualche prodotto, ma gli incassi delle vendite, servivano quasi tutti a coprire i costi dello stand che non erano molto convenienti. Le ditte che partecipano, in un certo modo, contribuiscono al finanziamento del partito politico, ma è anche una forma di pubblicità.
Queste feste, mi hanno offerto l’occasione di vedere gli aspetti giusti e negativi della manifestazione e l’organizzazione del partito politico. La festa de l’Unità fu istituita dal fondatore del partito comunista italiano, e dalla sua amante che fece carriera in politica, e questo fatto, non rese onore alle donne. Rovinare una famiglia, è come andare a rubare e anche per questo motivo, negli scritti precedenti, sostengo che l’Italia è la Repubblica dei ladri e ci sono tanti motivi per affermare questo. Non voglio entrare nel merito e colpevolizzare l’uno o l’altro, in fondo sono fatti loro. In un certo modo, le feste de l’Unità, mi hanno sempre affascinato, ma per motivi miei personali. Avete mai pensato se tutta questa gente che lavora gratis, lo facesse anche per pagare il nostro debito pubblico? Diventerebbe un evento di importanza eccezionale. Naturalmente, non lo faranno mai, questa è sola una bozza delle idee che mi vengono in mente per la fondazione del partito delle donne. Il movimento delle donne, può organizzare le feste per finanziare il nostro debito pubblico. Il partito delle donne, potrebbe farsi prestare l’attrezzatura delle feste de l’Unità per organizzare le feste per finanziare il nostro debito pubblico. Quando finisce la festa de l’Unità, si deve allestire la festa del “Debito”, utilizzando la stessa attrezzatura.
Nel caso che il pagamento del debito, non si debba tradurre in realtà, la festa del debito, può diventare un esercizio dimostrativo per disincentivare la formazione dei debiti.
Credo comunque che accade solo in Italia che la gente lavora gratis per finanziare il partito. Lo stato invece, in Italia, ha la pretesa che a lavorare gratis, siano i lavoratori autonomi, che devono mantenere tutti gli altri.
Nel caso comunque che non sia risolto il problema del debito pubblico italiano e dei costi enormi degli apparati statali e dei burocrati, tutti quanti, un giorno dovranno lavorare gratis come gli schiavi ed essi verranno anche derubati di tutto come accadeva all’epoca degli antichi romani.
L’azzeramento del debito pubblico, deve essere il terzo obiettivo del partito delle donne. Generalmente, nella realtà, gli uomini spendono i soldi, ma non pagano i debiti e questa caratteristica, si è manifestata anche a livello istituzionale, che ha dimostrato che gli uomini, non sanno spendere i soldi. Il problema del debito pubblico italiano, non è mai stato affrontato dalla classe politica. Come si può fare per pagare il debito pubblico in pratica; ve lo siete mai chiesti? Prendiamo ad esempio il finanziamento dei partiti. Qualche movimento politico, ha deciso di rinunciare ai finanziamenti pubblici.
I soldi del finanziamento pubblico dei partiti politici, si depositano in un conto corrente pubblico, on-line con la causale dei versamenti, dove la gente può vedere tutti gli accrediti che sono effettuati per pagare il debito pubblico. In questo conto, si versano i risparmi sulla spesa pubblica, incrementando il saldo del conto che deve servire solo per pagare il debito pubblico.
Prendiamo un altro esempio, il finanziamento dei giornali, che dovrebbe essere soppresso al più presto. Oggi, la gente, non compra i giornali; li legge solo al bar o in Rete. Ha ancora significato a finanziare i giornali? I soldi risparmiati dallo stato con la sospensione dei finanziamenti ai giornali, devono finire nel conto che serve a finanziare il debito pubblico. Queste azioni, potrebbero essere solo gesti simbolici e dimostrativi, ma nessuno lo ha ancora pensato. In Italia, i politici, hanno avuto molta fantasia ad inventare le tasse sopra ogni cosa, ma nessuno ha ancora pensato alle istruzioni di come pagare il debito. I soldi delle tasse spariscono in manovre oscure.
La Repubblica italiana, è nata nel 1946 da un referendum, in cui la gente ha votato per la Repubblica costringendo all’esilio il Re, ma essa non è stata fortunata. Nel 1948, la Repubblica, si è dotata di una Costituzione, della quale derivano tutte le altre leggi dello stato.
Al posto del Re, si sono insediati migliaia di ladri che hanno fatto fallire la Repubblica. Gli uomini, ci hanno rappresentato spettacoli indecenti: furti, risse, scandali, corruzione e oggi si presentano ancora agli elettori per prendere il voto. Essi hanno rubato alla gente anche la libertà di scegliere i loro esponenti politici che oggi essi sono scelti dai partiti politici. Essi, hanno rubato alla gente anche il diritto di voto.
Alle prossime elezioni, non votiamo per gli uomini. E’ chiaro che il partito delle donne, non si può organizzare per le prossime consultazioni elettorali, ma prima di costruire la casa, si deve sempre partire prima dall’idea e dal progetto. Le donne fanno carriera in politica se diventano l’amante di qualche uomo politico che le aiuta. Poche donne, in Italia si sono affermate in campo politico senza passare dal letto di un uomo. Questo costume, è sempre stato presente nelle istituzioni italiane fin dall’inizio della fondazione della Repubblica e anche ai giorni nostri.
E’ il momento di agire e di fondare il partito delle donne per avere la maggioranza al Parlamento e governare senza aspettare il permesso degli uomini. Questo appello è aperto a tutte le donne, di ogni idea politica per formare un movimento unico delle donne.
Il quarto e fondamentale obiettivo del partito delle donne, è l’occupazione.
Tutti i politici, parlano di occupazione, ma in pratica, producono soltanto disoccupazione, facendo chiudere le fabbriche e non sono capaci di creare occupazione. I politici, ignoranti e corrotti, non sono interessati agli affari pubblici, ma a quelli personali; per questo punto, vedere lo scritto precedente “Il lavoro autonomo in Italia”. In Italia, per creare nuova occupazione, va liberalizzato il lavoro autonomo che è impedito da leggi oppressive. Si deve incrementare il lavoro autonomo, le piccole attività artigianali e commerciali, ma oggi non è possibile lavorare in questo settore per l’eccessiva tassazione e rischi ai quali esso è sottoposto.
La gente dovrebbe imparare ad essere autosufficiente. Le fabbriche, non sono autosufficienti, perchè devono finanziare troppi soggetti e chiudono. Gli imprenditori, sono sottoposti a continue estorsioni da tanti enti e non riescono più a lavorare correttamente. E’ più complicato aprire una grande fabbrica, che una piccola bottega, ma il settore va liberato da tutti gli obblighi oppressivi.
Governo del paese. Le donne, in Italia, sono la maggioranza rispetto agli uomini e possono governare anche il paese ed è questo l’obiettivo numero cinque del partito delle donne. Con le donne, gli uomini, si sono sempre comportati in modo scorretto ed è ora che le donne cominciano ad agire e a far valere i loro diritti.
Nell’ Italia di oggi, convivono diversi costumi e mentalità: in Lombardia e Veneto, le donne sono molto più emancipate e indipendenti. In altre parti d’Italia, l’uomo, può fare ciò che vuole, mentre la donna deve essere obbediente e sottomessa; la mentalità meridionale, si è estesa in altre parti del paese e a tutti gli uomini fa comodo avere “la botte piena e la moglie ubriaca”, come in un noto proverbio.
Questo appello è rivolto a tutte le donne senza distinzione d’idee allo scopo di organizzare in pratica un movimento politico che per statuto ha almeno il 50% delle donne.
In sintesi, gli obiettivi principali del nuovo movimento delle donne sono:
1) Fondazione di un movimento col 50% di donne, per statuto.
2) Portare le “quote rosa” al 50% nelle istituzioni e in tutti gli altri apparati pubblici e privati.
3) Azzeramento del debito pubblico italiano.
4) Creare occupazione. Liberalizzare il lavoro autonomo. Leggi “Il lavoro autonomo in Italia”.
Il lavoro autonomo è il settore dove si può sviluppare l’occupazione, ma tante leggi oppressive e i politici lo impediscono.
5) Governo del paese. Le donne riuscirebbero a governare in modo più corretto e responsabile,
ma prima si deve risolvere il problema del debito e rendere obbligatorio il pareggio dei conti per gli enti pubblici. Le spese, non devono superare le entrate. Chi sbaglia, va rimosso dalle cariche pubbliche. Per ogni punto del programma, si dovranno studiare le modalità di attuazione.
Donne, quando andate a votare, ricordatevi:
Gli uomini spendono i soldi, ma non comprano niente.
Gli uomini rubano i soldi e non pagano i debiti.
Non votate i ladri che hanno rubato il futuro ai vostri figli.
[…] privata, o cooperativa, tenta di corrompere il politico o l’amministratore dell’ente pubblico, per costruire un supermercato o qualcosa di cui la gente […]
Benissimo, non vedo l’ora che il Partito delle Donne Italiano, sia sulla bocca di tutti, non c’è più tempo l’Italia va a rotoli, Bisogna presentarsi alle prossime elezioni. Tutti i partiti delle donne, movimenti, le lobi dovrebbero mettersi insieme e fare un partito unico, altrimenti non si conclude nulla. Non si potrebbe seguire l’esempio del Movimento 5 stelle per farsi conoscere dal pubblico Italiano? Vorrei rendermi utile a questo scopo. Spero in una risposta e invio tanti saluti. Rosa Muni
[…] quando è partito in treno da Milano per andare a fare il primo ministro, dopo aver fondato un partito politico. Come ha fatto a divenire protagonista del ventennio fascista; quando è partito per […]
[…] tabù sul lavoro, nel settore pubblico e privato, come ho già accennato nel precedente “Partito delle donne”. Per le pari opportunità, agli uomini e alle donne, deve essere assegnato lo stesso numero di […]