I tappetini per l’idromassaggio MADE IN ITALY
I tappetini per l’idromassaggio da applicare ad una vasca da bagno già esistente, in Italia, hanno caratterizzato gli ultimi venti anni del secolo scorso e sono stati presenti nelle fiere di tutte le città italiane e straniere. Si rivelarono subito un successo commerciale, ed ogni azienda di articoli casalinghi, voleva avere un proprio modello personalizzato con la sua insegna, anche se le vendite non potevano essere assidue come per gli altri elettrodomestici, in quanto, le vendite erano condizionate dalla presenza di una vasca da bagno. Diverse aziende, s’impegnarono nella costruzione di queste apparecchiature, valutando il fenomeno più del reale.
Il tappetino per fare l’idromassaggio nella vasca, è stato inserito anche come accessorio da alcuni costruttori di aspirapolvere, per avere un’attrezzatura più completa per la casa ed una stessa macchina con più funzioni.
I tappetini per l’idromassaggio “made in Italy”, erano costruiti con materiale plastico e parti di buona qualità e i modelli migliori, sono ancora operativi dopo tanti anni. Sul tappeto dell’idromassaggio ci sono tanti piccoli fori, dove esce aria, spesso arricchita con ozono prodotta da un generatore, sotto forma di piccole bolle. L’aria è spinta attraverso i fori da un motore; il motore e il generatore di ozono, sono racchiusi in un contenitore da forme, disegni e linee diverse secondo le richieste dei vari acquirenti e sono connessi al tappeto da un tubo flessibile. L’apparato, si può appendere a parete o appoggiare sopra un mobile. 
Un temporizzatore ferma l’apparecchio alla fine del bagno e un potenziometro regola l’intensità del massaggio. Nei modelli con generatore d’ozono, un convertitore, permette di regolare l’afflusso d’ozono che per l’utilizzo in questo caso d’applicazione deve essere inferiore a 0,05 parti per milione. Queste apparecchiature all’inizio erano utilizzate solo negli stabilimenti termali, ma per coprire i costi di costruzione, si sono dovute trovate nuove possibilità d’impiego e la balneoterapia all’ozono, si è diffusa anche nell’ambiente domiciliare e ora apre ad altri settori d’applicazione. Chi non ha una vasca da bagno, può utilizzare la bacinella per il pediluvio, attrezzata con un tappeto più piccolo. I settori professionali nei quali la balneoterapia ozonizzata ha trovato la sua più grande domanda, invece, sono quello estetico e dermatologico.
I tappetini per l’idromassaggio, con generatore d’ozono, forniscono maggiori benefici, rispetto a quelli che ne sono sprovvisti. Da tempo, sono note le proprietà: microbicida, antiparassitaria, disinfettante e cicatrizzante dell’ozono. I benefici, aumentano quando il nostro corpo resta immerso nell’acqua calda, e la pelle diventa più permeabile alle sostanze disciolte nell’acqua. Le bollicine d’aria e ozono che escono dai fori esercitano un delicato massaggio sul corpo immerso nell’acqua, attivando anche la circolazione.
“La casistica raccolta in molte stazioni termali italiane e straniere, indica la balneoterapia con ozono in alcune alterazioni vascolari periferiche, all’inizio del trattamento, scompaiono crampi, edemi, dolori, limitata funzionalità articolare” inoltre, si evidenzia una “diminuzione e scomparsa dello stato depressivo e dell’insonnia”, come osserva nel 1984 Roberto Gualtierotti, fondatore del Centro di Bioclimatologia di Milano. Nei centri termali, si associano anche i benefici che provengono dalle acque curative che possono avere caratteristiche differenti secondo i luoghi.
Alcune relazioni scientifiche sulla pratica dell’idromassaggio ozonizzato, che riguardano dieci anni di sperimentazione sono state presentate nel 1986 in un congresso sul termalismo che si è svolto a Viareggio, Massa e Montecatini. Queste relazioni sono state pubblicate nel 1988 dall’Università di Pisa con il titolo di PRINCIPI di BALNEOTERAPIA OZONIZZATA. Le sperimentazioni sulle apparecchiature per idromassaggio all’ozono, sono state eseguite da Mian e Agostini, direttore e professore della clinica dermatologica. Il testo riporta una vasta bibliografia, per chi è interessato ad approfondire questo settore.
Nella sperimentazione, sono stati studiati molti pazienti affetti da diverse patologie ed è stata controllata anche la sicurezza degli idromassaggi all’ozono, osservata con degli opportuni analizzatori di ozono, è stata misurata anche la quantità di ozono presente nell’aria in ambienti chiusi, dove si svolge il funzionamento delle macchine. Ricordiamo che l’ozono deve essere impiegato rispettando le norme di sicurezza. Chi ha praticato, alle terme o in casa, il bagno ozonizzato, può esprimere il suo parere personale sull’utilizzo di queste apparecchiature. Mancini Gabriella