La nuova dietetica

 

Paola Petrini, natura morta“La nuova dietetica”, è stata pubblicato nel 1982, ma il contenuto è sempre attuale per la lungimiranza e la precisione dell’autore nello studio dei nostri alimenti e delle sostanze utili alla salute dell’organismo umano, in un’epoca di grande ignoranza alimentare fra la popolazione, condizionata a subire abusi d’ogni genere da parte dell’industria alimentare. Sono trattate anche le migliori combinazioni fra gli alimenti, per ottenere più benefici per la salute, e il modo più corretto per prepararli. Di seguito, la prefazione dell’autore tratta dal libro. 

Come in tutti i campi della scienza in genere, si può affermare che tutto ciò che è più attinente con la vita, è stato alterato nei suoi valori dal sistema economico, con vari pretesti.

Il grande boom economico, sprezzante nei confronti delle leggi e necessità fisiologiche del nostro organismo, impostando una falsa, indiscriminata e spettacolare propaganda tendente solo ad incrementare il suo processo industriale, ha condizionato la mente umana.

Con tale condizionamento l’uomo ha perso il concetto dei suoi valori sensitivi che, per il nostro specifico caso, rispondono al visivo, l’olfattivo ed il gustativo.

Noncurante ed ignaro, rassicurato poi dall’etichetta che porta scritto: confezionato in conformità alle norme di legge, l’uomo della strada, già vittima dell’inconscia suggestione degenerativa e psichica, ritiene utile, necessario ed indispensabile quanto gli è indiscriminatamente proposto ed offerto.

Oggi sono il progresso e la scienza che valgono…I valori istintivi, il buon senso, le esperienze passate non servono più, il tutto è passato di moda. L’antiquato, si deve accantonare, no, si deve dimenticare, perché altrimenti non si è moderni e non si corre con i tempi.

La cecità prodotta dalla condizionante presentazione del prodotto della tecnologia scientifica moderna, coinvolge l’ignaro che, inconsciamente si trasforma, in sostenitore di quelle forze o poteri che ci portano all’autodistruzione.

Prescindendo dall’intossicazione chimica che all’origine riceve l’alimento come prodotto di coltivazione e poi come prodotto di conservazione, ancor peggio se è spogliato o privato della sua veste protettiva (questo per i cereali), diviene maggiormente inadeguato e nocivo alle necessità fisiologiche del nostro organismo, e perché non dire poi delle elaborazioni e miscelazioni che i vari alimenti subiscono per essere offerti alla consumazione, siano esse d’ordine industriale che casalinghe, le quali, oltre alle esigenze di conservazione – diviene d’obbligo l’additivo conservante – per rendere il cibo più appetibile, non si lesina l’aggiunta delle sostanze coloranti di ordine inorganico, orgoglio di quella scienza chimica a cui maggiormente oggi si può imputare la responsabilità del processo degenerativo del genere umano.

Posso dire apertamente che il cibo alterato all’origine, alterato nella conservazione ed alterato nell’elaborazione e miscelazione, è micidiale.

I miei 25 anni di ricerche ed esperienze dirette mi consentono di definire il cibo inadeguato come causa dei mali dell’umanità. Lo scopo di questo mio libro è quello di dare un chiarimento completo sulle vere necessità fisiologiche dell’organismo e dire quali sostanze si devono e come somministrarle, affinché una persona possa vivere in piena salute e, talvolta recuperarla se l’ha perduta.

Lo dedico a tutti quelli che in questi miei 25 anni d’intenso lavoro mi hanno seguito e a chi ancora da un valore alla salute del proprio organismo e che per mancanza di notizie, stanno vagando nei meandri di una scienza che con sapiente ignoranza pretende di vantare il diritto e la supremazia nella difesa della salute pubblica.

Forse i capitoli di questo libro appariranno ostici a più di qualche lettore, in modo particolare, a quella persona che è solo interessata a prepararsi qualche piatto per la colazione, per il pranzo, per la cena. Capisco, ma, oltre alla ricetta culinaria e gastronomica, questo mio lavoro, ha uno scopo ben preciso e in pratica, di dare le nozioni sul perché dell’alimentazione, di far conoscere nel modo più semplice, evitando formule ed espressioni chimiche che a dire il vero, a ben poco o nulla servono nella preparazione del cibo; a conoscere un poco che cos’è il sangue, la linfa, la digestione, i vari elementi o sostanze contenute in un determinato alimento ed il loro valore per l’apporto diretto a sopperire le necessità ed esigenze nutrizionali del nostro corpo. Credo che questo oggi sia più che d’obbligo. Va bene credere e fare quello che consiglio di mangiare, sono lusingato, ma è meglio rendersi edotti del perché. Pertanto, a quella persona alla quale proprio non interessano certe nozioni dico: sia indulgente nei miei confronti e si attenga al ricettario trofoterapico, ossia curativo,

se deve normalizzare il funzionamento dell’organismo, oppure al ricettario trofodietetico prandiologico, per ciò che è riferito all’arte gastronomica culinaria per una normale e sana alimentazione vegetariana.

Nell’immagine, un dipinto di Paola Petrini.

Tags: ,

Lascia un commento

Questo blog non utilizza alcun tipo di cookie di natura statistica o di marketing.