La cotoletta in umido

La cotoletta in umido, è una ricetta che facevano al tempo dei nostri nonni, quando lavoravano in campagna, con la carne derivata dagli animali alimentati nella casa colonica.

Le cotolette, si ottenevano dal lombo di maiale o dal petto di pollo e tacchino. Nei dintorni di Faenza, ci sono ancora oggi le trattorie che preparano l’antica ricetta. In campagna, la cotoletta si friggeva nello strutto di maiale. Oggi, per la gente che lavora in ufficio, si frigge nell’olio d’oliva. La ricetta, non si trova nel ricettario borghese di Artusi. La cotoletta in umido è dedicata al grande cuoco…Antonio, per quello che è riuscito a fare.  Prendete il lombo di un maiale e pulitelo, staccate i nervi esterni, tagliatelo a fettine e battetele leggermente col batticarne. In alternativa, utilizzate il petto di pollo o di tacchino tagliato a fettine, schiacciate leggermente col batticarne. Preparate tre vassoi, uno con la farina, uno con l’uovo e l’altro con il pane grattugiato. Passate le fettine di carne nella farina, poi immergetele nell’uovo sbattuto, al quale è stato unito un po’ di sale. Mettere il pane grattugiato, sopra un foglio di carta gialla o un vassoio, stendetevi le fettine e premete con le mani sulle fettine per fare attaccare il pane alla carne. Scaldare l’olio o il burro in un tegame e friggete la cotoletta. Questo, è lo stesso procedimento della famosa “Cotoletta alla milanese”, ma nella cotoletta milanese, si utilizza un altro tipo di carne. A questo punto, preparare l’intingolo delle cotolette.

Per preparare l’intingolo, tritate una cipollina o uno spicchio d’aglio, soffriggeteli leggermente nell’olio. Prendete dei pomodori, spellateli, immergendoli nell’acqua bollente, tagliateli a cubetti di circa 5 millimetri, regolare pepe e sale, e cuocere dieci minuti, nel soffritto, poi aggiungere le cotolette e cuocere ancora 20 minuti.

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