Vacanze a Marina di Ravenna
Marina di Ravenna è il luogo di villeggiatura ideale per i camperisti o per chi ha una barca. Gli alberghi sono pochi, ma ci sono due campeggi e un porto turistico fra i più grandi d’Europa.
Marina di Ravenna è il luogo di villeggiatura ideale per i camperisti o per chi ha una barca. Gli alberghi sono pochi, ma ci sono due campeggi e un porto turistico fra i più grandi d’Europa.
Da qualche tempo, sui social media stanno avendo un gran successo di pubblico i video dell’ingegner Carlo Negri di Ancona. Dopo una riuscita carriera in molti settori professionali, oggi, l’ingegnere Carlo Negri è preoccupato per il futuro del nostro paese a causa della politica italiana rappresentata da persone non all’altezza dei loro compiti, che si sono imposte ingannando il popolo con false promesse e che porteranno l’Italia alla rovina. L’ingegnere ha una vasta cultura in molti settori e diverse competenze professionali, è laureato in ingegneria meccanica e poi si è specializzato nel settore civile, ambientale, industriale e dell’informazione. Dopo la laurea in ingegneria meccanica e le altre qualifiche professionali, a 24 anni iniziò a lavorare, progettando porti, ponti, impianti fognari, ma lavorava anche durante gli studi. Dall’età di diciassette anni, mentre frequentava il liceo, iniziò a vendere automobili, e proseguì negli anni dell’università con un notevole successo. La passione delle auto, si è protratta nel tempo, collezionando auto d’epoca e i modelli di tutte le automobili dagli inizi della storia delle auto a motore con combustione interna fino ai giorni nostri. […]
GRADO, E’ UNA CITTA’ BALNEARE BEN ORGANIZZATA PER LE VACANZE DI TUTTI.
Grado è un’isola felice che si stende nell’acqua a cinque chilometri dalla terraferma, il luogo ideale per gli appassionati del mare. A Grado si possono trovare spiagge sabbiose, libere o ben organizzate con tutti i servizi, compreso i bagni gratuiti in tutte le spiagge, aree destinate ai bambini o agli amici a quattro zampe, aree per lo sport e per i surfisti, terme marine, pinete, piste ciclabili, molte aree di sosta per i camper e posti barca, alberghi e negozi dalle prospettive eleganti e ben progettati; ogni tipo di ristorazione, molto diffusa quella a base di pesce, strade e viali alberati molto puliti, piste ciclabili, pinete, villaggi turistici…Nel porto canale dall’aspetto veneziano, ogni giorno arrivano le barche con grandi quantità di pesce. Dal porto canale, molte stradine conducono al quartiere antico dove si possono visitare edifici del V e VI secolo: il Duomo, il Battistero in stile Bizantino ravennate e la chiesa di Santa Maria delle Grazie la chiesa più antica della città iniziata nel IV secolo. Grado è un esempio da seguire per quelle zone dove si vuole espandere l’offerta turistica.
Tommaso della Volpe, aveva 71 anni, quando dipinse questo quadro nel 1955 in una cascina di Solarolo in Provincia di Ravenna. Il quadro non è mai comparso in nessun catalogo, in quanto lo aveva commissionato il titolare dell’azienda e in quella occasione, Della Volpe dipinse anche il ritratto del titolare.
Oggi, la casa dove abitava l’artista ad Imola, è stata completamente ristrutturata. Ha cambiato immagine, ma il perimetro è lo stesso. Da noi in Romagna, non c’è ancora la cultura di adibire la casa degli artisti a museo.
Per informazioni: info@mancinigabriella.it
Il Diritto di famiglia, in Italia, è una materia molto difficile. Nel dibattito sulle Unioni Civili, per non complicare troppo le cose, si dovrebbe evitare per ora il tema delle adozioni dei figli. Io sono favorevole alle unioni civili, ma credo che per loro, non sia opportuna, l’adozione, soprattutto se i bambini, non hanno ancora raggiunto la maggiore età. Ad una coppia omosessuale, si possono presentare diverse circostanze che dovrebbero trovare soluzione secondo i casi. Il primo caso quando, uno o entrambi i coniugi hanno già dei loro bambini e in questi casi si dovrebbe applicare il Diritto di Famiglia con le stesse formalità delle coppie eterosessuali. Nel secondo caso, invece se i due coniugi non hanno nessun figlio, andrebbe vietata l’adozione di figli minori. […]
Negli anni Novanta, per quattro anni, ho affittato uno stand alla fiera di Modena, e ho esposto attrezzature per la casa. In questa fiera, non ero molto presente, preferivo andare a visitare la cattedrale, uno straordinario esempio d’arte romanica o la Galleria Estense. Avevo deciso di partecipare a quella Fiera, perché volevo capire per quale motivo, un giovane romagnolo, che frequentava la città, era morto di un virus misterioso. Più del commercio, mi attraeva l’arte e le fiere, rappresentavano un motivo di studio più che di guadagno, erano un pretesto per conoscere le città, l’arte, i costumi del luogo, ma stranamente, qualcuno mi chiedeva se avessi delle idee nuove per fare business; questa, è una città, dove la gente mette al primo posto il successo economico. La fiera del 25 aprile, era molto frequentata dal pubblico.
Modena è un territorio agricolo, industriale, commerciale, molto attivo in tutti i campi, è la città emiliana che nel dopoguerra, ha avuto il maggior sviluppo economico nell’industria e nell’artigianato, tradizionalmente favorito anche dai duchi Estensi. Le imprese, si sono specializzate in diverse tipologie di produzione, integrando spesso vari campi economici. A Modena, sono state create: la più grande fabbrica di figurine del mondo, l’auto sportiva più conosciuta e altre di lusso. […]
Dante Alighieri, è l’ospite più illustre di Ravenna, e della Romagna. A Ravenna, nella capitale del Medioevo, egli ha vissuto gli ultimi tre anni di vita. La notorietà di Dante, se non fosse dovuta alla scrittura della Divina Commedia, potrebbe provenire dalla vita movimentata che egli ha vissuto.
Dante, nacque in Firenze nel 1265 e abitò in questa città, fino a trentasei anni e poi, egli fu costretto all’esilio per motivi politici e non tornò più nella città dove nacque. In vita, a causa della politica, egli fu ripudiato per sempre da Firenze; egli fu accusato di baratteria, estorsione ed arricchimenti illegali. Contro Dante, furono accuse infamanti, ma all’epoca, la giustizia si utilizzava anche per eliminare gli avversari politici.
Egli fu accusato ingiustamente e non pagò una multa di cinquemila fiorini entro tre giorni e di conseguenza, lo espropriarono del suo patrimonio e di quello dei bambini poi, fu punito anche con la pena di morte per non avere pagato la multa.
La casa di Dante non fu distrutta, perché era in comune col suo fratello Francesco. Essa, si può visitare ancora oggi in Firenze. Questo succedeva perché nei Comuni italiani, dall’inizio del 1200 c’erano due partiti politici sempre in guerra fra loro: i Guelfi e i Ghibellini. Gli scontri fra i due schieramenti, portavano alla distruzione del lavoro e delle case dei nemici e riducevano le città a mucchi di pietre. Costringevano i nemici ad andare in esilio e a pagare una multa. Chi non pagava li condannavano alla pena di morte. Il cambiamento radicale della sua vita, ha ispirato Dante a scrivere una delle opere più importanti della letteratura italiana e del mondo: La Divina Commedia. L’opera, è una delle più tradotte e più conosciute. La Commedia, è stato anche il libro più venduto dopo la Bibbia. […]
Chiamo poeta colui che sente confusamente agitarsi dentro di sé tutto un mondo di forme e d’immagini: figure dapprima fluttuanti, senza determinazioni precise, raggi di luce non ancora riflessa, non ancora graduata nei brillanti colori dell’iride, suoni sparsi che non rendono ancora armonia. Ciascuno ha un po’ del poeta, massime nei primi anni; ciascuno di noi ha sentito qualche volta in sé del cavaliere errante, ha sognato le sue fate, i suoi castelli d’oro; ha avuto, come canta Goethe, qualche dama a proteggere, qualche tristo a castigare. Ma questo stato è transitorio; ben presto la realtà ci toglie ai sogni dorati e incomincia la prosa della vita. Nel solo poeta quel mondo fantastico permane, e si fa signore della sua anima, e gli tumultua al di dentro, impaziente di uscir fuori. Ora, vi è nella vita un momento solenne, in cui l’uomo si rivela a sé stesso. Abbiamo bisogno del di fuori per avere questa divina rivelazione, per poterci dire un bel dì: – Ecco a che siamo nati! La vita di Dante comincia d’allora che i suoi occhi s’incontrarono negli occhi di Beatrice. E quando la vide una seconda volta, quando ricordò commosso la potente impressione che quella aveva fatto sul suo animo ancora fanciullo, l’arte gli si rivelò e si sentì poeta. […]
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