La vita del giovane Duce in Romagna
Benito Mussolini, è stato l’uomo politico più discusso d’Italia e della Romagna, il più odiato, ma anche il più amato del mondo; facendo un paragone con i politici italiani d’oggi, lui si può definire “un criminale che amava l’Italia e gli italiani”, ma è anche uno statista. Il Duce, non rubava, era un costruttore, e faceva quello che prometteva, il pensiero, seguiva l’azione. Nel Duce, i nemici, vedono solamente la parte criminale e dimenticano i lavori utili e reali da lui eseguiti nell’organizzazione e costruzione dello stato.
I politici italiani di oggi, si possono definire “criminali che odiano l’Italia e, gli italiani”, sono malvagi e bugiardi, in quanto si servono dello stato per i propri interessi personali e quelli degli amici, danneggiando la popolazione e lo stato. Approfittano per l’ingenuità e la buona fede delle persone e commettono ugualmente tanti crimini contro l’umanità e oggi sono diventati dei parassiti incapaci di azioni utili alla collettività. Il giovane Mussolini era povero, si trasferì a Milano ed ebbe l’occasione di fondare un giornale ed un partito politico, ma il fascismo non nacque in Romagna.
Chi vuole approfondire la conoscenza dell’età giovanile di Benito Mussolini, è stata organizzata una mostra a Predappio, nella casa dove egli è nato. Sono esposti documenti e lettere, inediti, del periodo dal 1883, anno di nascita, fino al 1914. La mostra è aperta dal venerdì e nei giorni festivi fino al 31 maggio 2014, dalle ore dieci della mattina. […]