Giorgione, poesia di Hermann Hesse
Così lascin la terra gli artisti!
Senza giorno di morte, sepolcro o notizia
di vecchiaia, declino, tramonto e dolore!
Qual favola, qual poesia ci giunge
la tua vita: trasfigurata dal piacere,
dall’acre profumo di uno strazio mai gravata.
Forse da passioni e piaceri giovanili
la peste nera via ti ha strappato;
forse di notte, dalla barca ornata a festa
la fredda notte giù ti ha trascinato!
Non lo sappiamo. Di te più non abbiamo
che pochi quadri, la cui dolce potenza
intatta nella sua antica bellezza
ci sorride eterna e immacolata,
e una leggenda che col suo splendore
la memoria tua orna di vincente giovinezza.
Non hai sepolcro. Indomita fu la tua esistenza.
Non appassì. Per noi sei vivo ancora.
Questa poesia di Hermann Hesse, l’ho pubblicata, perché Giorgione era uno degli artisti preferiti di Paola.
Questo post mi trova francamente d’accordo.
Generalmente il blog http://www.mancinigabriella.it è
postorealmente come si deve, mi piace. Bel lavoro davvero, buona giornata.
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