Le molestie sessuali

Le donne, ad ogni età, sono soggette a molestie sessuali, anche se generalmente la più molestata, è la donna giovane ed inesperta, perché è più assoggettabile sessualmente da parte dell’uomo e più facile da conquistare. Cos’è, e come può essere definita una molestia sessuale, vediamo un po’ di chiarire questo problema per capire che cosa è o non è la molestia sessuale e in quali occasioni succede più spesso. La molestia sessuale, si trasforma di frequente in atto di violenza fisica e psichica, contro la donna, perché molte volte avviene in situazioni inopportune e in momenti inaspettati e imprevedibili. Le pari opportunità espresse anche dalle nostre leggi, non rispecchiano la realtà che è diversa, rispetto a quella dichiarata dalla legge, a causa di mentalità e tradizioni differenti tra i popoli e gli abitanti di varie regioni italiane e straniere. La molestia sessuale, è una forma d’ostacolo per la donna, anche sul lavoro. Le pari opportunità, sono una minaccia per l’uomo e con la donna esso esprime spesso dei comportamenti che impediscono il lavoro della donna.   […]

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La Lega delle donne

Sapete voi, che cos’è una Lega? Il termine Lega, nel vocabolario italiano, ha diversi significati che possono essere positivi e negativi: accordo, alleanza, amalgama, associazione, combinazione, cooperativa, coalizione, combriccola, combutta, fusione, confederazione, partito politico, patto, setta, sindacato, società…La Lega è tutto questo e altro. Per saperne di più, leggete il libro: “Umberto Magno, la vera storia dell’ imperatore della Padania”

In Italia, da trenta anni, è stato fondato un movimento politico, denominato Lega Nord che ha dimostrato di possedere tutte le caratteristiche dei termini elencati sopra, ma essa ha sempre fallito il suo obiettivo principale: l’indipendenza della Padania, da Roma africana, “ladrona”, fannullona, parassita che conserva i privilegi degli impiegati statali con i soldi rubati ai “contribuenti” del nord, in modo particolare alle imprese che loro sono costrette a lavorare in perdita a causa dei continui furti commessi dai burocrati dello stato e dagli enti locali ai loro danni. Gli elettori della Lega, erano gli imprenditori del nord, ma nel periodo in cui la lega era al governo, gli imprenditori cominciarono a fallire. La Lega, quando fu fondata, cercava i voti tra gli imprenditori, come faceva Mussolini con i contadini. Ogni partito politico, ha il suo target d’elettori. All’epoca di Mussolini, i partiti politici avevano solo la radio, ma poi è stata inventata la televisione che è stata utilizzata come mezzo di propaganda della nostra epoca. (Continua a leggere… […]

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Cucina e ozono

L’ozono, oggi ha diverse possibilità d’impiego anche nella nostra casa, dal bagno alla cucina; dalla disinfezione degli ambienti,  alla depurazione delle acque, ma è pubblicizzato come simbolo del progresso scientifico anche nei manifesti futuristi. L’ozono è stato trovato nel 1840 e nel 1866 si scopre la sua composizione triatomica. L’ozono non inquina e non ha effetti collaterali, ma una concentrazione troppo elevata, essa può essere nociva per la nostra salute.

Nel Manifesto della cucina futurista di Marinetti, del 1930, si sostenevano varie possibilità di utilizzo dell’ozono per la nostra cucina, dei robot e altra attrezzatura che essa viene utilizzata anche ai nostri giorni. Fra le caratteristiche della cucina futurista, c’è l’abolizione della pasta e l’esaltazione di una cucina simile alla cucina francese, evidente nelle ricette seguenti. Gli apparecchi con l’ozono, all’epoca, essi erano già utilizzati in Francia e Germania.

info@mancinigabriella.it

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NOVECENTO, l’arte nell’Italia del Duce

Alfa webNOVECENTO, l’arte e la vita in Italia tra le due guerre, è il titolo di una mostra che si svolge a Forlì nei Musei San Domenico dal 2 febbraio fino al 16 giugno 2013. Sono presenti oltre 400 opere di varie tendenze artistiche del ventennio fascista, in gran parte quadri, provenienti da tutti i musei pubblici e privati d’Italia che rappresentano: l’arte di propaganda, la metafisica, il futurismo e particolarmente il gruppo “Novecento”, che fondò la collaboratrice e amante ebrea di Mussolini, Margherita Sarfatti in opposizione al Futurismo e nello stesso periodo della nascita del fascismo. Sono esposti i dipinti dell’epoca, i cartelloni pubblicitari, piccole riproduzioni dei monumenti più importanti dell’architettura fascista, libri, abiti, mobili, un film e una radio. La radio fu il mezzo di comunicazione più importante per quel periodo. Il cinema era considerato uno strumento di propaganda e persuasione delle masse. Il fascismo, voleva “riportare l’ordine” nell’arte, con il ritorno al passato, alla tradizione accademica e alle forme estetiche storiche, all’arte borghese. La mostra di Forlì ai Musei San Domenico, è la più grande, fra quelle che hanno trattato il tema dell’arte italiana fra le due guerre, ma è ancora troppo piccola, per rappresentare l’immagine reale e l’immensa retorica del regime.

«Dopo aver rilevato come anche nel Risorgimento, ai tempi in cui l’Italia era divisa, la sua arte era un privilegio e una gloria per essa, ha aggiunto che oggi, in cui tutte le condizioni più auspicate dai grandi italiani, e prima e fondamentale, l’unità, si sono realizzate, può svilupparsi nella nostra terra, una grande Arte che comprenda in sé e a sua volta informi, tutte le manifestazioni della vita, un’arte che deve essere tradizionalista e al tempo stesso moderna, che deve guardare al passato e al tempo stesso all’avvenire. Noi non dobbiamo rimanere dei contemplativi, non dobbiamo sfruttare il patrimonio del passato. Noi dobbiamo creare un nuovo patrimonio da porre accanto a quello antico; dobbiamo creare un’arte nuova, un’arte dei nostri tempi, un’arte fascista».

Questo aveva dichiarato Benito Mussolini, all’Accademia di Perugia. Il discorso, è stato pubblicato da Critica Fascista, n. 2 del 1926, aprendo un dibattito al quale hanno partecipato diversi esponenti della cultura: Soffici, Maccari, Bontempelli, Malaparte, Cecchi, Braglia. L’arte del regime, respinge le espressioni rinnovatrici e dinamiche del Futurismo e le avanguardie; è un’arte nazionalista e nello stesso tempo tradizionalista. La polemica sull’arte, non fu limitata a «Critica Fascista», proseguì anche sulla stampa italiana. Bontempelli, nel 1926, fondò la rivista “900” e dichiarava “Il Novecento, ci ha messo molto tempo a spuntare. L’Ottocento non poté finire che nel 1914. Il Novecento, non comincia che un poco dopo la guerra”. Non tutti sono d’accordo con Bontempelli, che voleva cancellare il periodo delle Avanguardie artistiche del Novecento, che inizia prima della fine dell’Ottocento, con Van Gogh, che segna la divisione fra i due secoli. L’arte del Duce, si può considerare del Novecento, ma è arte borghese e una delle tante espressioni d’arte di questo secolo.   […]

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