I figli degli omosessuali
Il Diritto di famiglia, in Italia, è una materia molto difficile. Nel dibattito sulle Unioni Civili, per non complicare troppo le cose, si dovrebbe evitare per ora il tema delle adozioni dei figli. Io sono favorevole alle unioni civili, ma credo che per loro, non sia opportuna, l’adozione, soprattutto se i bambini, non hanno ancora raggiunto la maggiore età. Ad una coppia omosessuale, si possono presentare diverse circostanze che dovrebbero trovare soluzione secondo i casi. Il primo caso quando, uno o entrambi i coniugi hanno già dei loro bambini e in questi casi si dovrebbe applicare il Diritto di Famiglia con le stesse formalità delle coppie eterosessuali. Nel secondo caso, invece se i due coniugi non hanno nessun figlio, andrebbe vietata l’adozione di figli minori.
Alle coppie omosessuali senza figli, si deve consentire solo l’adozione di figli adulti e favorevoli a quel tipo di unione, in quanto, i bambini piccoli, crescendo, essi possono restare turbati e complessati, vedendo che gli altri bambini hanno un papa e una mamma di sesso diverso. Il bambino stesso, dovrebbe scegliere, se preferisce stare in una famiglia omosessuale o in una tradizionale. Questo è un argomento molto delicato e si dovrebbe affrontare la questione con molta ragionevolezza e serenità e senza pregiudizi, cercando di non ottenere tutto e subito, e ritrovarsi poi una legge che potrebbe creare danni ai soggetti più deboli, per l’egoismo degli adulti: i bambini.
Quindi, per una soluzione ragionevole, inizialmente, si dovrebbe riformare il Diritto di famiglia ed equiparare le unioni civili fra le persone dello stesso sesso, ai matrimoni tradizionali, con le stesse regole, supportate da contratti per le convivenze di ogni tipo, non c’è bisogno del matrimonio cattolico, ma si dovrebbe consigliare un contratto scritto con gli accordi fra le parti in tema di convivenza di ogni tipo, ma a mio parere si devono evitare le adozioni di figli minori fra coppie dello stesso sesso, che è un argomento diverso da quello delle unioni civili.
Le famiglie tradizionali sono diventate luoghi dove avvengono i più efferati delitti, perché si vengono a creare situazioni per le quali non esistono soluzioni. Un diverso tipo di legame, rispetto al matrimonio tradizionale, può aiutare a stabilire rapporti più umani all’interno della società. Il continuo aumento di delitti nella famiglia tradizionale, rivela che l’istituzione familiare è in crisi e che il matrimonio consueto sta diventando una trappola senza via d’uscita ed è la causa delle tragedie che accadono ogni giorno.
In Italia è necessaria una riforma integrale della famiglia che riconosca e tuteli anche le convivenze civili di ogni tipo, sotto ogni forma. Le adozioni sono un problema molto delicato anche per le coppie eterosessuali, che non hanno figli, e hanno tante difficoltà nelle adozioni per diversi motivi. Su questo tema, ho letto un articolo sul “Giornale.it” del 15 settembre 2015. L’articolo rivela i motivi perchè le adozioni, in Italia sono molto difficili, esse, sono ostacolate dalle “Casa famiglia”, un luogo dove sono segregati i bambini con difficoltà di famiglia. Queste strutture, sono tutelate, e su di esse, non sono ancora stati eseguiti degli accertamenti sulle condizioni di vita dei bambini alloggiati o come spendono i finanziamenti che ricevono.
I bambini rinchiusi in queste strutture, non sono dati in adozione alle famiglie tradizionali, perché creano grandi affari, e quasi sempre, le “Case Famiglia”, sono gestite da cooperative che ricevono ingenti finanziamenti dai comuni per assistere i bambini di famiglie senza possibilità economiche o bambini senza genitori o che sono stati allontanati dalla famiglia d’origine per diversi motivi.
Da ricerche catastali delle strutture che ospitano i bambini, si scopre che gli appartamenti o case che ospitano queste strutture, appartengono a cooperative e possiedono ingenti capitali immobiliari. A causa del business delle “Case Famiglia”, i bambini si danno in adozione con estrema difficoltà, anzi, in pratica, cercano di portare via più bambini possibile dalle famiglie disagiate, e di non darli più in adozione, perché riscuotono i finanziamenti dagli enti locali e le coppie che non possono avere figli sono costrette a ricorrere all’ “utero in affitto” e devono pagare una donna per farsi fare un bambino.
In base a queste considerazioni, anche se verranno riconosciute le Unioni Civili, sarà praticamente impossibile alle coppie omosessuali, l’adozione di un bambino.