Auto a metano e salute pubblica
L’agenzia ANSA del 10 luglio 2013, ha pubblicato una notizia ripresa da molti giornali italiani.
Uno studio europeo, pubblicato su “Lancet Oncology”, ha dimostrato che il tumore al polmone può derivare dall’inquinamento ambientale delle automobili e dagli insediamenti industriali. In Italia, il tumore al polmone, ha una percentuale del 20% sul totale delle morti per tumore. Con una ricerca effettuata su trecentomila persone, tra nove paesi europei, l’Italia si è dimostrato il paese più inquinato. Più una zona o un paese sono inquinati e più alto è il rischio di morire di tumore. Basterebbe guardare alla provenienza dei malati di cancro per capire queste cose e andare ad intervistare la gente che vive nei quartieri industriali o nei pressi degli inceneritori. Nei quartieri industriali e nei centri delle città, ci sono sempre più malati di tumore. In Italia, lo studio si è svolto nelle città di Roma, Torino e Varese. Le persone reclutate negli anni Novanta, avevano fra i 43 e 73 anni e sono state monitorate per tredici anni. Continua a leggere
Le leggi della Comunità europea in vigore dal 2010 prescrivono che il particolato presente nell’aria deve stare sotto i 40 microgrammi per metro cubo e lo studio, dimostra che anche stando sotto questi limiti, non si esclude il rischio di tumore al polmone. Per le polveri sottili, l’Italia è risultata essere tra i paesi europei più inquinati e a Roma e Torino, si sono rilevati in media 46 e 36 microgrammi al metro cubo d’inquinanti in contro una media europea più bassa, Oxford 16, e Copenaghen, 17.
Non c’è bisogno dello studio, per capire che l’Italia è il paese più inquinato d’Europa. C’è un’enorme quantità d’auto che circola per le strade. In questo paese, si cura l’interesse privato a danno di quello pubblico. Il trasporto pubblico, assegnato alle varie regioni, si è rivelato un fallimento e c’è stato l’incremento del trasporto privato, dell’automobile, come in nessun altro paese europeo. L’automobile in Italia, è uno dei prodotti più tassati e inquinanti, ma nonostante tutto, si cerca sempre di promuovere la vendita delle automobili, rinnovando le vecchie auto a benzina con quelle nuove, che utilizzano gli stessi carburanti inquinanti. L’auto, si vuole fare diventare un bene di consumo anziché durevole. L’Italia, quando è stata riempita d’auto, si aumenta il prezzo del carburante e si bruciano i soldi e la salute pubblica con la benzina o il gasolio. In questo modo, guadagnano i petrolieri, lo stato e l’industria farmaceutica. La benzina, è uno dei prodotti più tassati, l’automobile è utilizzata soprattutto in città e per viaggi brevi, dove causa i danni maggiori.
Per evitare l’inquinamento atmosferico delle automobili, una soluzione, potrebbe essere quella di istallare il metano sulle auto. Invece di sostituire un’automobile di pochi chilometri, ancora con una nuova a benzina, si potrebbe trasformare l’auto a metano o sostituire l’auto a benzina o gasolio, con una nuova alimentata a metano o con un’auto elettrica, ma in Italia, ci sono ancora troppi soggetti che hanno interesse a sfruttare la popolazione produttiva e che può spendere soldi, e si lascia fare. La soluzione più conveniente, sarebbe quella di acquistare già un’auto alimentata a metano, per avere la certezza che funzioni correttamente e i produttori d’automobili che hanno a cuore la salute della gente, dovrebbero vendere solo automobili con carburanti non inquinanti. In Italia, ci sono ditte che istallano gli impianti a metano, ma alcuni non funzionano correttamente e sono ancora molto costosi, quindi, la soluzione più conveniente, è quella di acquistare la macchina fornita di apparecchiatura a metano.
Per dare un buon esempio a tutta la popolazione, le automobili delle autorità pubbliche, e delle forze dell’ordine, si dovrebbero alimentare con carburanti che non inquinano.
Nelle città d’arte e nei centri storici, dovrebbe essere vietata la circolazione delle automobili con carburanti inquinanti. A Copenaghen, il centro della città, è chiuso alle automobili da tanti anni. In centro, è vietata la circolazione alle automobili che possono arrivare solo fino alla circonvallazione esterna. In centro sono stati allestiti enormi parcheggi per le biciclette. Le strade sono a tre corsie, una per i pedoni, una per le biciclette e una per le auto. Per abituare la gente ad utilizzare la bicicletta, anche la regina viaggiava in città con la bicicletta. I nostri rappresentanti politici, dovrebbero dare il buon esempio e non circolare con automobili inquinanti.
In Danimarca, da settanta anni, sono state costruite le piste ciclabili e nelle città danesi, la bicicletta è diventata il più importante mezzo di trasporto. Alle biciclette, è attaccato un piccolo carretto per andare a fare la spesa o per trasportare anche due bambini. L’esempio danese, è stato seguito da molte nazioni europee che non hanno il problema dell’inquinamento dell’Italia.
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