Il Lido di Dante Alighieri

Nel nome di Dante Alighieri, in Romagna, ci sono sempre state polemiche e discussioni per diversi motivi. L’ultimo Lido nato a Ravenna, è stato dedicato al sommo poeta e ha causato polemiche e speculazioni varie con gli amministratori della città. A Lido di Dante, da quaranta anni, in una sola parte della spiaggia, si pratica un turismo di tipo naturista che piace molto alla clientela tedesca e ad altri popoli europei. Non ci sono alberghi, c’è qualche appartamento, il campeggio e l’area attrezzata per i camper. I tedeschi, con moglie e i figli, sono abituati a frequentare le spiagge naturiste d’Europa, dove tutta la famiglia prende il sole senza vestiti, ma gli attuali amministratori di questo territorio, cercano di cacciarli dalla spiaggia naturista romagnola, mettendo “i bastoni fra le ruote”, perché non è redditizio per le voraci casse comunali sempre a caccia di soldi e la spiaggia naturista di Lido di Dante, è diventata un pretesto per questo scopo.   […]

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Estensi, the constructive dynasty

The urbanistic structure of Ferrara, situated in the perimeter of the boundaries she is developed between Middle Ages and Renaissance, during the dominion of the dynasty Estense. Is it the result of the sum in different periods, of urban portions to the primitive nucleus of the city. (Additions). Ferrara, with the lineage Estense, becomes the capital of a modern been regional of the Renaissance and today the youngest province of the region Emilia. Estensis are a family of origin longobarda with ownership to Este. From 1240 to 1598, they are dukes of Ferrara and when are transferred in Modena the city of Ferrara returns under the dominion of the Pope. It is not to trace effortless a brief synthesis of the events of about 350 years of history Estense, without neglecting important events. With this general picture, is wanted to distinguish the constructive and entrepreneurial ability of a dynasty that doesn’t exhaust him with the described works.  […]

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Estensi, la dinastia costruttiva

La struttura urbanistica di Ferrara, collocata nel perimetro delle mura si è sviluppata fra Medioevo e Rinascimento, durante il dominio della dinastia Estense. E’ il risultato della somma in periodi diversi, di porzioni urbane al nucleo primitivo della città. (Addizioni). Ferrara, con la casata Estense, diventa la capitale di un moderno stato regionale del Rinascimento e oggi è la più giovane provincia della regione Emilia. Estensi sono una famiglia di origine longobarda con proprietà ad Este. Dal 1240 al 1598, sono duchi di Ferrara e quando si  trasferiscono a Modena la città di Ferrara ritorna sotto il dominio del Papa. Non è facile tracciare una breve sintesi degli avvenimenti di circa 350 anni di storia Estense, senza trascurare avvenimenti importanti. Con questo quadro generale, si vuole distinguere l’abilità costruttiva e imprenditoriale di una dinastia che non si esaurisce con le opere descritte.  […]

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La casa di Biagio Rossetti

Nel mese di aprile 1988, inizio a prendere parte alle fiere dell’Emilia e la Fiera di Ferrara,  è stata la prima fiera campionaria nella quale ho montato lo stand. In quel periodo, non c’era ancora l’edificio della fiera e si svolgeva nei capannoni prefabbricati, ma fu comunque un successo e in seguito, si costruì il palazzetto che ospita la fiera campionaria. I primi anni, c’era il personale che allestiva gli stand, e per la promozione, impiegavo studentesse universitarie e avevo il tempo per andare a visitare la città e le opere che non si vanno a vedere con la scuola.
La città di Ferrara, è racchiusa da un perimetro di mura di circa nove chilometri, a forma quadrangolare, ristrutturate negli anni Ottanta, custodiscono un nucleo urbano quasi integro. All’interno delle mura, c’è una vera e propria città museo per la ricchezza di monumenti e opere d’arte medievali e rinascimentali in modo particolare e stili di tutte le epoche. Ferrara, non è solo in modo semplicistico definita la “città delle biciclette”, che sono l’ideale mezzo di trasporto in una provincia sprovvista di rilievi montuosi, è una città che riserva continuamente sorprese e non finisci mai di conoscere, è avvolta in un atmosfera magica che conserva intatto il fascino della storia e dotata di uno spazio che sembra non avere limiti. Contrariamente alle altre città dell’Emilia, l’industria è scarsa, ma troppo vicina alla città. La scarsa industrializzazione, è stata una scelta felice e intelligente, ma gli insediamenti industriali, andrebbero sempre costruiti lontano dalle città. E’ una città equilibrata e può essere definita “città della cultura e dell’intelligenza” e non solo delle biciclette. Da ottobre a marzo, è spesso avvolta nella nebbia e il periodo migliore per abitare a Ferrara va da aprile a settembre.  La necessaria manutenzione, purtroppo, non è riservata a tutti i monumenti e le chiese.  […]

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I vandali dell’Italia

L’Italia, ha un primato europeo negativo nella tutela del patrimonio artistico. In libreria, vi sarà capitato di trovare il libro “Vandali”, la grafica di copertina lascia un po’ a desiderare, ma è uno degli ultimi libri degli autori della Casta che consiglio di leggere, perché tratta un argomento meritevole di attenzione che andrebbe ulteriormente approfondito. Questo libro, mette in evidenza il degrado di uno dei più importanti patrimoni artistici dell’umanità: quello italiano, da parte delle autorità politiche, succedute al governo di questo paese negli ultimi venti anni e il quadro che ne esce è desolante, indice di declino e degrado anche morale dell’intero paese che colpisce diversi settori e non solo i beni culturali. Girando fra le città italiane, se ne vedono di tutti i  colori. Lavori eseguiti senza criterio, colate di cemento che distruggono e devastano paesaggio e territorio. In Italia, è sufficiente corrompere gli amministratori locali per edificare ogni tipo di costruzione, cosa che non avviene nei paesi più civili, dove ogni importante struttura è sottoposta a referendum fra gli abitanti e alla valutazione di severe e competenti commissioni, e senza falsificare le carte, se non si può costruire.    […]

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Idromassaggio e ozono

Nel precedente, Idromassaggio per vasca, ho illustrato due modi per utilizzare una vasca da bagno per eseguire, la balneoterapia, l’immersione del corpo in acqua, per scopi benefici o estetici che si può fare anche con  l’idromassaggio, il bagno massaggio con l’acqua che si può istallare anche a casa propria. La balneoterapia, è una delle pratiche più eseguite alle terme con acque dalle proprietà differenti e questo sistema, è attuato anche dall’Idroterapia, una cura naturale con l’acqua, più impiegata in altri paesi che in Italia. Dagli anni Cinquanta, del secolo scorso, si sono diffusi degli apparecchi per idromassaggio con tappeto che inizialmente sono stati sperimentati in ambito termale e successivamente, dagli anni Ottanta, si sono espansi anche per uso domiciliare, e vengono applicati all’esterno di una vasca già esistente, e collegati ad un tappeto che aderisce al fondo della vasca con un tubo di collegamento. Questi apparecchi, sono stati dotati di un generatore di ozono.     […]

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BAMIX, magia in cucina

Bamix, è un frullatore ad immersione che ha ottenuto un gran successo sia nel settore della ristorazione, sia in ambito privato, per la sua praticità, funzionalità, qualità e solidità e durata che lo distingue da tutti gli altri del commercio. E’ stato uno dei primi frullatori ad immersione ad essere immessi sul mercato e fin dal 1954 è prodotto da un’azienda svizzera che lo esporta in tutto il mondo. Il frullatore ad immersione, svolge tutte le funzioni dei frullatori tradizionali e dei robot da cucina, ma è di tipo portatile, occupa meno spazio, è più pratico e s’immerge direttamente il frullatore nel cibo, senza mettere il cibo nel contenitore del frullatore. Negli ultimi anni, è aumentata la produzione dei robot da cucina, molti finiscono inutilizzati per la scarsa funzionalità, ma Bamix, continua ad essere presente nelle nostre cucine.       […]

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I passatelli: pane, uova e parmigiano

La ricetta dei passatelli, è molto facile da realizzare, che potrebbero riuscirci anche i bambini.
Sono impiegati ingredienti sempre presenti nella nostra cucina: il pane, le uova, il parmigiano. I passatelli, sono una ricetta tipica della Romagna, generalmente, si fanno in brodo, anche se esistono versioni asciutte e sono l’ideale per una minestra della domenica o dei giorni di festa.
I passatelli, sono indicati anche in un pranzo importante di pesce, quando si devono servire diversi primi: risotti al salmone o ai frutti di mare e passatelli in brodo di pesce; in questo caso, il brodo deve essere rigorosamente di pesce.
Il pane da grattugiare, deve essere raffermo e non condito, quindi, non buttate mai il pane che resta a fine pasto, lasciatelo seccare e conservatelo in un contenitore, per i passatelli. Non avendo il pane secco da grattugiare, si può seccare qualche minuto nel forno della cucina il pane fresco.  […]

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“Artemisia, passione estrema”, il film di Agnes Merlet

Il film “Artemisia, passione estrema, è stato girato a Roma e in Toscana nel 1997, dalla Regista e artista francese Agnes Merlet, che ha frequentato i corsi di disegno e pittura all’Accademia, ma dopo un anno, ha cominciato a dedicarsi alla regia. Il dipinto con Giuditta e Oloferne e i disegni di Artemisia riprodotti nel film, sono stati eseguiti da Agnes Merlet.
Il film, ripercorre due anni della formazione artistica della pittrice Artemisia Gentileschi a Roma e l’incontro con il “maestro” di prospettiva Agostino Tassi che le cambia la vita, fino alla fine del processo, per stupro, nel 1612, promosso dal padre Orazio, contro l’insegnante della figlia, il pittore paesaggista Agostino Tassi e la definitiva separazione dal padre. La regista, aveva visitato a Firenze, la mostra di Artemisia nel 1991. Nel 1997, non è ancora stata pubblicata la biografia di Artemisia Gentileschi scritta della studiosa francese Alexandra Lapierre che ci permette di avere una visione più completa sulla vita di Artemisia.   […]

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Artemisia e Caravaggio, una storia italiana

Nello scritto precedente, ho tracciato in sintesi, un breve ritratto di Artemisia Gentileschi, la pittrice vissuta in Italia, nella prima metà del Seicento ai tempi di Caravaggio e sua degna erede.
Nel Palazzo Reale di Milano, c’è stata la seconda mostra che documenta l’attività autonoma di questa grande artista e ho visitato la mostra a gennaio 2012. Nel secolo scorso, nello stesso edificio, è stata allestita la mostra di Caravaggio, curata da Roberto Longhi. Artemisia, è una donna complessa di cui è difficile fare paragoni con altre personalità della storia. Di lei, non si scrive mai abbastanza, e chi è interessato ad approfondire la sua storia, può andarsi a leggere la biografia scritta dalla studiosa francese Alexandra Lapierre e c’è ancora tanto da scoprire.
Artemisia Gentileschi, è stata anche una grande madre per le due figlie sopravvissute, si è rovinata economicamente per procurare loro una dote, quando si sono sposate, a Napoli, dove ha trascorso l’ultimo periodo della sua vita dal 1640 al 1654 e qui ha aperto anche una scuola d’arte con diversi aiuti. Le figlie, sono diventate pittrici, ma non sono riuscite ad eguagliare la fama della madre. Nel matrimonio, non ha avuto fortuna, dalla nascita di quattro figli, è sopravvissuta solo Prudenzia, poi è nata una figlia da un’altra relazione. Lo studioso Roberto Longhi, ai suoi tempi, definì Artemisia “l’unica donna in Italia che abbia mai saputo cosa sia la pittura”. Nel 1916 pubblicò “Gentileschi padre e figlia”.   […]

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