L’Inferno nella foresta di Dante

“Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, poi ché la diritta via era smarrita”.

Comincia così, il primo canto dell’Inferno, di Dante Alighieri. In esilio, Dante, ha percorso i boschi e le pinete marittime della Toscana e della Romagna. Durante l’ esilio, la vita di Dante, in alcuni momenti, è simile a quella degli immigrati clandestini d’oggi che per diversi motivi, sono costretti a lasciare il loro paese.

Inizia da una foresta, la narrazione della Divina Commedia, dove dipinge con la penna i ritratti dei personaggi storici famosi e diviene il Giudice dell’umanità nel regno dei cieli, assegnando le pene, in base ai peccati che hanno commesso. Colloca i peccatori all’Inferno, al Purgatorio o nel Paradiso.

Nella Commedia, l’entrata immaginaria del viaggio di Dante all’Inferno, nel 1300, è situata in una foresta, che non ha identificato, ma essa ha stimolato la sua fantasia.

Dante, a 35 anni, dopo avere per sempre lasciato Firenze, a causa dell’esilio, cominciò a vagare per la penisola italiana, ospitato da amici e conoscenti. In Dante, c’era anche l’aggravio della pena di morte, e se era catturato, quando andava dagli amici, rischiava di essere ucciso e i boschi e le pinete erano rifugi protettivi.    […]

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La fotografia al semaforo

In Romagna, i viaggiatori che percorrono la strada Emilia, nelle città di Faenza, di Castel Bolognese e Imola, trovano che questa strada, da diversi anni è stata invasa da un elevato numero di apparecchiature per la rilevazione di infrazioni stradali, Autovelox per la rilevazione della velocità e Fotored ai semafori che fotografano gli automobilisti che passano col rosso.   […]

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Il Lido di Dante Alighieri

Nel nome di Dante Alighieri, in Romagna, ci sono sempre state polemiche e discussioni per diversi motivi. L’ultimo Lido nato a Ravenna, è stato dedicato al sommo poeta e ha causato polemiche e speculazioni varie con gli amministratori della città. A Lido di Dante, da quaranta anni, in una sola parte della spiaggia, si pratica un turismo di tipo naturista che piace molto alla clientela tedesca e ad altri popoli europei. Non ci sono alberghi, c’è qualche appartamento, il campeggio e l’area attrezzata per i camper. I tedeschi, con moglie e i figli, sono abituati a frequentare le spiagge naturiste d’Europa, dove tutta la famiglia prende il sole senza vestiti, ma gli attuali amministratori di questo territorio, cercano di cacciarli dalla spiaggia naturista romagnola, mettendo “i bastoni fra le ruote”, perché non è redditizio per le voraci casse comunali sempre a caccia di soldi e la spiaggia naturista di Lido di Dante, è diventata un pretesto per questo scopo.   […]

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